En la página 5 del ejemplar del jueves 25 de febrero de 2012 del Obsservatore romano, Manuel Milián Mestre firma una amplía reseña del libro de Arturo San Agustín Un perro verde entre los jóvenes del Papa.
Seis meses despúes de la celebración de la jornada mundial de la juventud, el diario oficial de la Santa Sede se hace eco de la sugerente crónica del periodista catalán en un artículo que lleva por título «Un cane verde tra i giovani di Papa Benedetto».
Ma Arturo San Agustín, forse spinto da Marc Argemí, ha scritto un racconto, tanto personale quanto splendidamente soggestivo di quie giorni di agosto che hanno dipinto di gioia la vie della Spagna e i gruppi di giovani pellegrini dietro un simbolo oggi cosi pieno di sfide como la Croce di ogni sacrificio.
(...) Il giornalista catalano ha realizzato non una cronaca, bensi un dipinto, con ombre e luci, con colori diversik, con elementi di mistica nascoti tra la moltitudine come a cercare il riparo monacale di quel silenzio che è «la condizione ambientale che più o meglio favorisce il raccoglimento, l´ascolto di Dio e la meditazione» (p. 21). È questo il paradosso: «Imbattersi nella solitudine di ciascuno nell´immenso oceano dei giovani urlanti». Per di più la sua provata sesibilità di reporter smaschera la doppiezza del sopruso («Gli atei spagnoli hanno qualcosa della chiocciola, che esce fuori quando la pioggia smette, ma al rovescio» p. 31) o la metafora provocatoria: «A nessuno piace essere ridicolizzato e per questo la visita di Benedetto XII fa indignare tanto gli indignati»(p.48)
Esta reseña es una muestra destacada de la buena acogida que la obra de Arturo San Agustín está teniendo en ámbitos muy diversos. Su estilo ágil, provocador, incisivo y abierto a dimensiones diversas sigue motivando.
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